Fondato nel 1984, il Centro Anziani don Guanella di Bari trae ispirazione dal Progetto educativo pensato da San Luigi Guanella per i suoi anziani.
Don Guanella cercò le persone provate dalla sofferenza fisica e morale per dare loro “pane e Signore”, una casa e una famiglia e farli sentire «persone amate e stimate, protagoniste della propria storia e partecipi del cammino dell’umanità».
Il Centro Anziani di Bari è strutturato come una casa e il sistema di vita e lo stile dei rapporti interpersonali devono avvicinarsi il più possibile a quelli di una famiglia che vive in modo cristiano.
Questo, secondo don Guanella, è «opera di cuore»: non una sequenza di attività professionali, di prestazioni, ma «relazione desiderata», voluta e amichevole in cui si offre all’altro un costante e cordiale accompagnamento e un aiuto per i suoi bisogni.
Colpito dal contagio la scorsa primavera, il Centro è «CoVid free» da maggio e oggi resiste alla seconda ondata, avendo previsto un costante e giornaliero processo di sanificazione dei singoli ambienti e dell’intera struttura.
Immerso in un grande e bellissimo parco, il Centro garantisce ai suoi ospiti eccellenti servizi di reception, animazione, riabilitazione, lavanderia e cucina fresca giornaliera, ma soprattutto la massima assistenza socio-sanitaria, grazie all’impegno continuo di medici, infermieri, operatori socio-sanitari e dell’assistente sociale.
Per tutti, poi, dipendenti compresi, non manca mai l’assistenza spirituale offerta dai sacerdoti dell’Opera don Guanella.
Un’eccellenza che da quasi 40 anni è il più sicuro punto di riferimento per gli anziani di Bari e per le loro famiglie.
Oggi almeno una volta ciascuno di voi si chiederà o gli verrà chiesto da altri: come sarà questo 2021? Cosa ci riserva questo nuovo anno?
Domande lecite davanti ad una esperienza che inizia. Ma ci dobbiamo preoccupare? Direi non più di tanto!
Non sono un indovino o un interprete dei segni dello zodiaco, ma penso che partendo dalla nostra vita di uomini e donne di fede, possiamo avere fiducia che comunque sarà un anno positivo.
La liturgia di oggi ci presenta la solennità di Maria Madre di Dio, una mamma che presenta il suo figliolo come novità di vita all’umanità. E un bambino è sempre segno, simbolo di speranza, di riuscita, di vita nuova che prende il via, cresce e si sviluppa nel tempo. Ci vuole solo pazienza! Chi si sentirebbe di non augurare ad un bimbo appena nato giorni, mesi, anni di felicità? di realizzazione? di pace?
Quel bimbo appena nato siamo ciascuno di noi che oggi inizia a percorrere un pezzo di cammino nuovo della sua vita. La Sacra Scrittura oggi ci augura: “Ti benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda la pace”.
Don Luigi Guanella è sempre stato positivo negli auguri all’inizio dell’anno. Pur avendo tanti fastidi, dispiaceri e preoccupazioni nel cuore, rivolgendosi alla sua famiglia religiosa in questa occasione, ha sempre una visione di speranza e di fiducia per tutti, legge al positivo le vicende. E quando nel 1915, l’anno della sua morte, imperversava ancora la guerra, don Guanella pronto, si rivolse a Dio per chiedere il dono della pace, con quella confidenza che gli era propria quando parlava con il Signore: “Re pacifico, affrettiamo con i voti la sospirata pace. Dal vostro cuore divino irradiaste nel mondo la carità perché, tolta ogni discordia, regnasse fra gli uomini soltanto la pace…Pietà vi prenda di tante madri angosciate per la sorte dei figli, pietà di tante famiglie orfane del loro padre, pietà della misera Europa, su cui incombe tanta rovina…ispirate ai popoli consigli di mitezza, componete i dissidi che lacerano le nazioni, fate che gli uomini tornino a darsi il bacio della pace, voi che a prezzo del vostro sangue ci rendesti tutti fratelli”.
Nel giorno di preghiera per la pace nel mondo invito a far nostre queste parole di don Guanella per tutte quelle nazioni che ancora sono in guerra, per quei Paesi dove la persona umana non è rispettata nella sua dignità di creatura di Dio, ma è sfruttata e abusata, per quei Paesi dove il guadagno economico, anche illecito, ha preso il sopravvento sui valori più elementari del rispetto e della convivenza umana. Diamo voce a chi non ha voce, questa sarà la sfida più importante e necessaria che tutti dobbiamo raccogliere e vivere per rendere questo nuovo anno ricco di valori e di umanità.
Come sarà, dunque, questo nuovo anno 2021? Se stiamo con Dio sarà sicuramente tempo di grazia e di promozione della pace. Buon Anno a tutti!